28 Mag Le persone non leggono. Scannerizzano
Noi non leggiamo. SCANNERIZZIAMO.
Me ne accorgo da ciò che mi scrivono le persone nei loro commenti e messaggi, in risposta ai miei contenuti.
Mancano spesso di passaggi importanti, specifiche che all’interno del contenuto c’erano ma che i loro occhi e la loro mente hanno volutamente e automaticamente saltato.
Per la frenesia. Per la velocità. Per la paura di non fare in tempo o di perdersi qualcosa di cui qualcuno sicuramente parlerà al lavoro o a scuola domani.
Le nostre vite di fatto diventano sempre più frenetiche.
E purtroppo piattaforme come TikTok e Instagram non ci stanno sicuramente aiutando a renderle meno stressanti, a causa dei loro algoritmi che puntano principalmente alla nostra dopamina (mostrandoci contenuti sempre più veloci).
Questo è il modo con cui oggi scannerizziamo i contenuti:
1️⃣ → 2️⃣
↓
3️⃣ → 4️⃣
↓
5️⃣ → 6️⃣
↓
7️⃣
Dunque, è chiaro che abbiamo una scelta da compiere: o ci adattiamo, o andiamo in controtendenza e continuiamo per la nostra strada.
Se decidiamo di adattarci, i consigli sono 4:
- suddividere i nostri testi in paragrafi di massimo due righe;
- ad ogni paragrafo inseriamo almeno un bold sulla parola chiave più rilevante;
- usa infografiche, grafiche, gif e screenshot per far concettualizzare al meglio i nostri messaggi;
- creare ganci forti nella prima e seconda slide del carosello, o all’apertura dei nostri video e entro i 3 secondi successivi.
Se invece decidiamo di non adattarci, dobbiamo sapere 3 cose:
- il nostro andare controtendenza farà una selezione naturale fra il nostro pubblico, e ciò porterà sicuramente una perdita in termini di follower ma registreremo anche una crescita della nostra community;
- i nostri contenuti e il nostro profilo è probabile che non si viralizzeranno, ma arriveranno sicuramente a chi ci apprezza e sostiene di più;
- sentiremo meno pressing, quindi quella sensazione di disagio e di dovere nel “sottostare” a trend e modalità di comunicazione e promozione che non sentiamo nostre.