21 Ott I social NON sono più per tutti
Abbiamo sempre considerato i social come una vetrina, come uno strumento di diffusione per il nostro brand, al fine di portare nuove persone sulle nostre gallery per mostrare loro di cosa ci occupiamo e quanto siamo bravi.
Ma negli ultimi anni le piattaforme hanno subìto un grosso cambiamento, a partire dal momento in cui la società stessa ha modificato il proprio approccio ai social.
A mio parere già prima della pandemia si era intravisto un cambiamento, ma post Covid lo scenario è divenuto trasparente a tutti: le persone hanno ricominciato ad utilizzare queste piattaforme per connettersi con altre persone, esattamente come accadeva all’inizio dell’era social, quando addirittura andavamo a visitare con costanza i profili dei nostri ‘amici’ per sbirciare dov’erano, cosa facevano e cosa pubblicavano.
Tradotto, gli utenti sono tornati ad intrattenersi, utilizzando i social per quello che sono: un luogo di svago (dove potersi – anche – informare).
E, aggiungo, non vi è dubbio che sia stata TikTok a fare da apripista, influenzando a cascata tutte le concorrenti e non.
Come diceva in un suo recente video Rudy Bandiera “Oggi i social sono un magnete, non una vetrina”. E’ lampante, infatti, che le persone e pagine che emergono siano esclusivamente quelle che hanno compreso di dover incentrare la comunicazione sulla relazione col proprio pubblico, e non sul prodotto o sul servizio innovativo che solo noi possiamo offrire.
Questo mi porta ad una riflessione che auspico accenderà una positiva discussione: oggi i social non sono più per tutti. Se li usi per fare business.
[Complici anche i continui cali di copertura, che inevitabilmente scoraggiano]
potrà ancora godere di un notevole vantaggio, ma dovrà adattare il proprio approccio per provare a mantenere alta l’affidabilità sul proprio pubblico.
La sfida è dunque cominciata. Anzi, è già in corso. Ed è – per tutti – inevitabile.
Sei pronta/o a lavorare sul tuo magnetismo?