Blog / 12.04.2024

L'ascolto è una leva potente che può trasformare il nostro modo di comunicare e, di conseguenza, il nostro impatto nel mondo. Quando veramente ascoltiamo - e non sto parlando del semplice 'udire' ma di un ascolto attivo, profondo, che cerca di cogliere non solo le parole ma i sentimenti, le speranze, e le paure di chi ci sta di fronte - sblocchiamo un livello di comprensione che trascende il comune scambio di informazioni. Questo ascolto trasformativo ci permette di adattare la nostra comunicazione in modo tale da risuonare veramente con le esigenze, i desideri, e perfino i sogni del nostro pubblico. Scegliere di essere quello che ascolta può sembrare controintuitivo in un mondo dove ognuno sembra gridare per attirare l'attenzione. Eppure, è proprio in questo spazio, in questo silenzio attivo, che nascono le connessioni più autentiche e profonde. È qui che impariamo ciò che realmente muove le persone, ciò che le spinge ad agire, a cambiare, a impegnarsi. E con questa conoscenza, la nostra capacità di influenzare, di guidare, di ispirare si moltiplica esponenzialmente. Pensiamo per un momento al potere dell'ascolto nel contesto del marketing. Potremmo essere tentati di ridurre i nostri clienti a semplici numeri, trend e pattern comportamentali, in questa era di dati e di analisi. Ma dietro ogni click, ogni acquisto, c'è una persona, con le sue storie, le sue paure, i suoi sogni. Ascoltare significa riconnettersi con questa umanità, significa ricordarsi che al centro della nostra strategia c'è sempre un essere umano. E quando la nostra comunicazione parte da questa profonda comprensione, non è più solo efficace, è trasformativa. Facciamo dell'ascolto la nostra prassi quotidiana. Non solo come professionisti del marketing, ma come esseri umani che vivono e interagiscono in una società sempre più connessa ma paradossalmente anche sempre più isolata. Ascoltiamo con l'intento di comprendere, non di rispondere. Ascoltiamo non solo ciò che è detto, ma anche ciò che è taciuto. E noteremo che, in questo processo, non solo cambieremo il modo in cui il mondo ci risponde, ma cambieremo anche noi stessi. Ascoltare è di per sé una strategia, per imparare, per crescere, per connetterci in modo più autentico e profondo. Ed è in questo spazio di connessione autentica che possiamo realmente iniziare a fare la differenza. Troviamo il coraggio di concedere del nostro tempo al nostro pubblico e a chi ci sta intorno, e impareremo su di loro molto più di quanto ci possano restituire una serie di insight....

Blog / 11.04.2024

Cinque perfezionismi che 𝐛𝐥𝐨𝐜𝐜𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 e la tua creazione di contenuti: Paura di dire cose banali Paura del giudizio altrui Paura di non saper rispondere alle critiche Paura di affrontare l’utilizzo di nuovi strumenti Continuare a confrontare i tuoi contenuti con quelli degli altri Anche io ero un perfezionista, e 𝐡𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚 in 2 modi: smettendo di seguire le persone che mi creavano questo disagio; creando contenuti basati esclusivamente sulla mia esperienza, quotidianità e personalità. Ciò ha creato 𝐮𝐧 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 che mi consentisse di lavorare più sereno e senza condizionamenti, ma soprattutto 𝐦𝐢 𝐡𝐚 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐧𝐢 alle mie abitudini e personalità....

Blog / 10.04.2024

Esattamente un anno fa, condividevo una riflessione che ha suscitato notevole interesse: 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘭𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘶 𝘓𝘪𝘯𝘬𝘦𝘥𝘐𝘯 𝘯𝘰𝘯 𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘳𝘦𝘲𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘵 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪. Oggi, vorrei aggiungere nuovi spunti di riflessione. È indubbio che emergere possa sembrare un'impresa in un'epoca digitale dove il contenuto è re e la quantità sembra prevalere sulla qualità. Tuttavia, 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐦𝐚 𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞𝐦𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐞: il potere del dialogo costruttivo. Lasciare commenti pertinenti e di valore sotto i post altrui non è semplicemente un modo per esprimere un'opinione. Ti permette di: → tessere relazioni; → dimostrare la tua competenza; → e attirare l'attenzione su di te in maniera autentica e rispettosa. Questa forma di interazione, lungi dall'essere un banale 'stare a commentare', rappresenta un 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 nella propria visibilità e reputazione professionale. I commenti significativi aprono porte a conversazioni profonde, creando opportunità di networking genuino e di apprendimento reciproco. A patto che siano veramente commenti significativi, quindi che 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐥𝐳𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨, e non creati con ChatGPT o attraverso le mani di un community manager. In uno tsunami di contenuti, 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐟𝐚 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚. Dedichiamo più tempo a 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐠𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚̀, perché ogni commento può essere il seme di una nuova collaborazione, di un'opportunità inaspettata o di una crescita personale e professionale....

Blog / 07.04.2024

Dicono che la 𝑚𝑢𝑙𝑡𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ sia un dono. 𝐏𝐞𝐫 𝐦𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐢𝐧𝐨. Tanto che 1 anno fa mi ha messo ko. Burnout. Mille interessi, possibilità, motivazioni, esperienze, libri, video, masterclass… Ad una certa ero talmente competente da sentirmi incasinato, e l’unica cosa che avrei voluto era sparire e non aver più a che fare con tutto ciò in cui avevo investito negli ultimi 12 anni. Per la precisione, tutto era partito sentendo nascere dentro di me un desiderio di evoluzione. 𝐂𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮̀, e che quella figura mi stava stretta. Il problema è che dopo mesi continuavo a non trovare una finestra sul Chi e Cosa sarei dovuto evolvere. Ma d’altronde, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐢 𝐚𝐝 𝐨𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐬𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐭𝐮𝐧𝐧𝐞𝐥? Se ne esce raga, se ne esce. Son qui. Ho capito il mio ruolo nel momento in cui il mio psicoterapeuta mi ha detto “𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑓𝑎 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎?” Boom! Ero solo cresciuto (in effetti avevo poi compiuto quarant’anni). E lo riconfermo: la multi potenzialità è un casino. Infatti oggi ho a che fare - tutte le settimane - con persone che 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐨𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 su quale figura fare emergere fra quelle che rappresentano. Dottore-Cuoco-Falegname. Project Manager-Cantante-Giardiniere. Social media manager-Culturista-Attivista. Nutrizionista-Attrice-Fotografa. La verità è che 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀. O per lo meno, non siamo in grado da soli di organizzarci e programmarci per tutte quelle competenze che vorremmo monetizzare. Infatti mi sono detto 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐯𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 a fare il mio mestiere in un’era in cui Pippo potrebbe tranquillamente dire di essere Pluto su LinkedIn e di essere Topolino su Instagram, grazie a un buon racconto di ognuna delle sue competenze sui singoli social. Ma d’altronde ora sono questo: una guida, un mentore. Grazie al mio storico. E grazie alla visione che la storia mi da. Ciao, burnout....

Blog / 05.04.2024

5 singoli post che toccano il cuore, che provocano una riflessione, o che portano le persone ad immedesimarsi, valgono più di cento post dimenticabili. Un post di questo genere a settimana vale più di 7 post (a settimana)! Ecco perché, non meno di qualche giorno fa, scrivevo che "Oggi bastano pochi ma eccellenti contenuti". Qualcuno mi ha scritto che con l’intelligenza artificiale non abbiamo più pretesti e che, anzi, la nostra presenza deve essere per forza massiva se no saremo dimenticati. Ad esempio: l’intelligenza artificiale non deve essere solo uno stimolo per fare di più, ma per fare meglio. Per fare meglio NOI. Ora, la mia visione non deve essere un pretesto per farti creare e divulgare di meno, mi raccomando. Ma deve essere uno stimolo a fermarti, guardare i tuoi contenuti e domandarti “Quanti degli ultimi 10/20/30 post hanno fatto VERAMENTE la differenza nel mio lavoro?”...

Blog / 03.04.2024

“𝑀𝑎 𝐴𝑙𝑒 𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑠𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑎 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒, 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑜 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜” Quindi sei una persona senza hobby. Quindi sei una persona senza preferenze. Quindi sei una persona che non legge. Quindi sei una persona senza un’opinione. Quindi sei una persona che non guarda mai la televisione. Quindi sei una persona che non va mai a fare la spesa. Quindi sei una persona che non ha sentimenti. Quindi sei una persona che non ha paure. Quindi sei una persona che non ha amici. Quindi sei una persona che non ha mai viaggiato. Quindi sei una persona che non parla mai con nessuno. Quindi sei una persona a cui non piace provare a mangiare qualcosa di nuovo, che non acquista mai un oggetto, che non esce per una passeggiata o che non si ferma mai ad accarezzare un gatto? 𝐍𝐨𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨. E la nostra comunicazione è influenzata (ed è un bene che lo sia) dalla nostra vita personale e da tutto ciò che la condisce. Sei un brand personale, non un capannone....

Blog / 02.04.2024

Avere coraggio nel marketing significa 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨, anche a rischio di fallire. Non a caso la nostra potenziale crescita e l'innovazione dei nostri prodotti/servizi si trovano 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐟𝐨𝐫𝐭. Chi sbaglia perché ci ha provato va incoraggiato, non sminuito. Idem per chi propone 𝐢𝐧 𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 attraverso un contenuto LinkedIn. Perché, invece, dobbiamo per forza cercare di convincerlo che la nostra strategia/visione è migliore della sua? Io ho smesso di rispondere a tali commenti. E ne leggo altri che a volte mi lasciano davvero perplesso per la tale spinta e convinzione. Anche meno. Dai. 𝐑𝐢𝐧𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐧𝐨. Se poi la vediamo diversamente, comunque prima ringraziamo per la diversa visione che ci è appena 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚. Questo è networking. Questo è marketing. Questo è comunicare. Questo è far parlare bene e 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 il proprio brand personale. Coraggio....

Blog / 01.04.2024

Sono importanti la tua costanza e la tua perseveranza, 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚. Con le prime raccogli assiduamente risultati. Con la seconda spremi limoni. - Vuoi che i tuoi contenuti e il tuo brand personale 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐟𝐫𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐢𝐦𝐢𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢, e tu percepito come professionista di valore e con una visione; - oppure preferisci ottenere un (non certo) 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐨 ed essere percepito come venditore a freddo e ricordato come cometa? 𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 sta solo a te....

Blog / 29.03.2024

Lo spirito che metti in ogni tua presenza e comunicazione, può cambiare le carte in tavola. A tuo favore, e a favore di chi ti sta ascoltando/leggendo. Perché lo spirito, quindi l’energia, le emozioni e le sensazioni che ci accompagnano qui e in qualunque altro luogo, sono capaci di trasportare le nostre persona in ascolto. È pacifico infatti che quando le cose ci girano male anche le vendite dei nostri prodotti/servizi ne risentano. Perché siamo umani, e assieme ai nostri post e alla nostra immagine stiamo portando con noi uno spirito negativo, di fatto le nostre persona non si immedesimano più in noi (alias non sono trasportate). In quei momenti è la disciplina ad aiutarci. Tanto quanto la strategia. Io, ad esempio, se sto vivendo un periodo negativo e non voglio che quello spirito influisca sulla mia comunicazione e sulla mia immagine, limito le mie attività di condivisione e investo più tempo nella famiglia e in attività di decompressione. Perché è inutile continuare a comunicare le nostre conoscenze, o addirittura a venderle, se non crediamo totalmente in ciò che stiamo facendo....