Le persone non leggono. Scannerizzano
Noi non leggiamo. SCANNERIZZIAMO. Me ne accorgo da ciò che mi scrivono le persone nei loro commenti e messaggi, in risposta ai miei contenuti. Mancano spesso di passaggi importanti, specifiche che all’interno del contenuto c’erano ma che i loro occhi e la loro mente hanno volutamente e automaticamente saltato. Per la frenesia. Per la velocità. Per la paura di non fare in tempo o di perdersi qualcosa di cui qualcuno sicuramente parlerà al lavoro o a scuola domani. Le nostre vite di fatto diventano sempre più frenetiche. E purtroppo piattaforme come TikTok e Instagram non ci stanno sicuramente aiutando a renderle meno stressanti, a causa dei loro algoritmi che puntano principalmente alla nostra dopamina (mostrandoci contenuti sempre più veloci). Questo è il modo con cui oggi scannerizziamo i contenuti: 1️⃣ → 2️⃣ ↓ 3️⃣ → 4️⃣ ↓ 5️⃣ → 6️⃣ ↓ 7️⃣ Dunque, è chiaro che abbiamo una scelta da compiere: o ci adattiamo, o andiamo in controtendenza e continuiamo per la nostra strada. Se decidiamo di adattarci, i consigli sono 4: suddividere i nostri testi in paragrafi di massimo due righe; ad ogni paragrafo inseriamo almeno un bold sulla parola chiave più rilevante; usa infografiche, grafiche, gif e screenshot per far concettualizzare al meglio i nostri messaggi; creare ganci forti nella prima e seconda slide del carosello, o all’apertura dei nostri video e entro i 3 secondi successivi. Se invece decidiamo di non adattarci, dobbiamo sapere 3 cose: il nostro andare controtendenza farà una selezione naturale fra il nostro pubblico, e ciò porterà sicuramente una perdita in termini di follower ma registreremo anche una crescita della nostra community; i nostri contenuti e il nostro profilo è probabile che non si viralizzeranno, ma arriveranno sicuramente a chi ci apprezza e sostiene di più; sentiremo meno pressing, quindi quella sensazione di disagio e di dovere nel “sottostare” a trend e modalità di comunicazione e promozione che non sentiamo nostre. ...